I consigli del vecchio agricoltore | Gennaio

By mercoledì, gennaio 02, 2013 , , ,

"Guarda, le mie mani... sono come la terra".  Un contadino siciliano. ©Stefano Alderuccio
Ove non siasi eseguita la prima aratura de' maggesi nel mese di dicembre, il che accade di rado, si pratica nel principio di questo mese.

Si sarchiano (zappulianu) i frumenti, e gli orzi, che hanno già messe quattro, e più foglie.

Si zapponano le fave cresciute un mezzo palmo, e le lenti.

Si arano per la prima volta le risaje.

E' in questo mese, che da molti si pianta la vite.

Si potano le pergole.

Si pianta il sommacco situando le barbatelle a distanza di un palmo e mezzo, o di due palmi, fra loro, e si zappa; per venire poi la pianta più vigorosa o fronzuta, si dovrà aver cura nel piantarlo, che del fusto non ne sia sopra terra più di mezzo palmo, e quindi si taglia quello che si troverà più in alto. Si fa la prima zappatura all'adulto.

Si tagliano i canneti, ed i salceti, e si preparano i pali per le viti.

Si continua in questo mese a togliere il seccume dagli ulivi; ogni quattro o cinque anni si potano quelli, che domandano l'ajuto del ferro.

L'ortolano fa i semenzai de' ravanelli, delle lattughe, delle cicorie, e delle indivie; semina le petronciane (milinciani), i pomi d'oro, i peperoni, i sedani (acci); e pianta gli agli, i porri, le cipolle, i piselli, e le fave.

Il giardiniere fa il semenzajo de' sorbi, peschi, noci, mandorli, prugni, peri, meli; innesta a marza ( a brocca) gli alberi, che fan gomma, come peschi, ciriegi, e ripulisce quelli che sono attaccati dal musco, o dalle piante parasitiche.

Il boscaiolo taglia ogni sorta di legname da taglio; fa il semenzajo delli castagni, e trasporta nelle buche preparate le piccole piante di castagno, già nate in seme, riserbandosi d'innestarle a zufolo (ad aneddu) nel quinto anno.

Si piantano le rose di ogni sorta, anche per mezzo de' rami (magghioli); si potano i gelsomini selvaggi, e se ne piantano i rami per innestarli in marzo dell'anno seguente; si cominciano a piantare l'erbe odorose per ornamento de' giardini.

Il fattore visita le siepi, ed i fossati attorno ai poderi, onde riparare ai danni portativi nell'anno scorso, e meglio difendere dagli animali i suoi campi.

Si taglia dal bosco il legname a formare e racconciare gli strumenti agrari, e quello che dee servire, ad uso della fattoria.

Si continua a condurre il bestiame dalle montagne alle marine, cioè da' luoghi ombrati e freddi ai più solatii, e riparati da tramontana.

Si cominciano a travasare i vini.

Si prosiegue a somministrare il ciclo alle api.

Si da' principio a mettere sotto la chioccia le uova delle galline.

[Calendario per l'agricoltore siciliano, 1827]

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