Giacomo Serpotta a Palermo: le chiese, gli oratori e gli stucchi
Nato nel quartiere della Kalsa il 10 marzo del 1656, fu introdotto all'arte dalla famiglia; il padre è l'autore di due statue della Cappella del Crocifisso nella Cattedrale di Palermo.
Giacomo Serpotta è uno degli scultori più illustri del Settecento italiano, famoso per aver realizzato una vera rivoluzione stilistica e culturale rinnovando la tecnica dello stucco, tradizionalmente popolare e povera, in arte ricercata. Il talento sorprendente di un grande scultore fa sbocciare un trionfo di bianco lucente e purissimo lungo le pareti di numerose chiese ed oratori di Palermo dando vita a un tripudio di fatti e figure. Si formò, giovanissimo, nella Roma di Bernini, Serpotta tenendo vivo il ricordo di quella cruciale esperienza nei suoi stucchi, aggiungendovi però le doti della propria personale inclinazione e di una tradizione artistica dai costi più limitati e dai tempi ridotti rispetto alla scultura in marmo. Considerate le proprie limitate possibilità di spesa, confraternite, oratori e chiese di periferia offrirono all'artista l'occasione di dispiegare la propria inesauribile fantasia. Strati sottili di gesso venivano applicati su un’intelaiatura di legno e metallo, prendendo forma sotto il tocco prodigioso e veloce dell’artista. Visse e operò nella sua città natale ricevendo commissioni da parte di congregazioni religiose anche di altre città siciliane.
Una curiosità relativa all’artista Giacomo Serpotta sta nella firma che apportava ai sui rilievi. Egli, infatti, traendo ispirazione dal proprio cognome si firmava usando una piccola lucertola (dal dialetto: “serpuzza“) o una conchiglia (simbolo di S. Giacomo).
Itinerario Serpottiano
La casa dei Crociferi | lungo Via Maqueda
San Camillo de Lellis, attribuito a Giacomo Serpotta
Chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi | lungo Via Maqueda
Nella terza cappella statue in stucco della Vergine, di Maria di Magdala e di San Giovanni.
Oratorio dei Santi Pietro e Paolo | dietro la Cattedrale
Interno decorato con stucchi di figure e rilievi eseguiti da Giacomo Serpotta con l'aiuto di Domenico Castelli. Due medaglioni con la "Consegna delle chiavi a S. Pietro" e "La conversione di S. Paolo" sui pilastri del presbiterio; nella cappella di sinistra le figure di "Ercole in riposo" ed "Ercole che abbatte il leone nemeo"; nella cappella di destra figure femminili della "Verginità" e della "Vittoria"
Chiesa del Gesù | presso l'omonima piazza
Interno decorato con stucchi di Giacomo e soprattutto Procopio Serpotta.
Chiesa del Carmine | Quartiere Albergheria
Interno decorato da scene della vita di Maria, motivi floreali ed altri stucchi eseguiti da Giuseppe e Giacomo Serpotta nel 1683.
Chiesa dell'Assunta | lungo Via Maqueda
Alcuni stucchi del presbiterio: Angeli e Padre Eterno attribuiti a Giacomo Serpotta.
Chiesa di Sant'Orsola | lungo Via Maqueda
Nelle ultime due cappelle stucchi eseguiti nel 1696.
Chiesa di Sant'Anna | presso l'omonima piazza
Decorazione scultorea della facciata eseguita su modelli e disegni di Giacomo Serpotta da Giacomo Pennino e Lorenzo Marabiti.
Chiesa di San Francesco d'Assisi | presso l'omonima piazza
In un andito che conduce alla sagrestia, statue in stucco della "Castità" e della "Vittoria". Nella navata principale statue della "Umiltà", "Fede", "Modestia", "Mansuetudine", "Teologia", "Carità", "Verità", "Fortuna", eseguite nel 1723.
Oratorio di San Lorenzo | Piazza S. Francesco d'Assisi
Capolavoro dell'artista che eseguì le decorazioni in stucco che si allineano lungo le pareti, tra il 1699 e il 1706. Esse comprendono una serie di rilievi con storie di San Lorenzo e San Francesco e statue allegoriche: "San Lorenzo distribuisce i beni ai poveri", "San Lorenzo assiste al martirio di Sisto II", "Svestizione di San Lorenzo", "L'ultima preghiera di San Lorenzo", "Martirio di San Lorenzo sulla graticola", "Tentazione di San Lorenzo", "San Francesco veste un ignudo", "Preghiera di San Francesco al Sultano", "Stimmate di San Francesco", "Gloria", "Verità", "Elemosina", "Misericordia", "Carità", "Ospitalità", "Penitenza", "Costanza", "Umiltà", "Fede"; sull'arco del presbiterio il rilievo di "San Francesco che riceve il cordiglio dell'ordine".
Chiesa di S. Maria degli Angeli detta La Gancia | Via Alloro
Decorazioni a stucco in alcune cappelle e nella navata maggiore.
Chiesa della Madonna della Pietà | Via Torremuzza
Stucchi di Giuseppe, Procopio e Giacomo Serpotta.
Oratorio del Rosario di San Domenico | Via dei Bambinai
Decorato a stucchi nella seconda decade del '700 è un altro dei suoi capolavori; stucchi di figure di bambini, di dame e cavalieri, entro nicchie statue delle virtù: "Carità", "Umiltà", "Pace", "Sapienza", "Giustizia", "Mansuetudine", "Pazienza", "Obbedienza"; nel presbiterio: "La Divina Provvidenza" e "La Divina Grazia".
Oratorio del Rosario di S. Cita | Via Valverde
Interamente decorato da Giacomo Serpotta tra il 1686 e il 1718. Le pareti sono ornate da quadri a rilievo, figure, putti, cartocci, grottesche, foglie e frutti; sul grande rilievo centrale della parete d'ingresso, "La battaglia di Lepanto"; sui fianchi del presbiterio le figure di "Giuditta" e di "Ester", alle pareti i quindici Misteri del Rosario.
Chiesa di S. Sebastiano | Piazza della Fonderia
Ornati a stucco delle cappelle eseguiti nel 1692.
Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria | Via Monteleone
Rivestimenti decorativi in stucco di Giacomo, aiuti di Procopio; figure simboliche delle scienze, storie della vita e del martirio di S. Caterina, figure allegoriche femminili.
Chiesa di S. Agostino | Via S. Agostino e Via Maestri d'acqua
Interno decorato da Giacomo e aiuti. Statue di santi, personaggi allegorici, lunette delle cappelle laterali con scene bibliche, della vita di S. Agostino. A sinistra del presbiterio, l'altorilievo con S. Monica, di ispirazione berniniana.
Chiesa di San Matteo | nel Cassaro, oltre i Quattro Canti
Interno decorato da sculture eseguite nel 1729: sulla porta principale bassorilievo in stucco: "Anime purganti, Cristo e un angelo". Sui pilastri statue in stucco di "Giustizia", "Fede", "Speranza" e "Carità".
Giacomo Serpotta è uno degli scultori più illustri del Settecento italiano, famoso per aver realizzato una vera rivoluzione stilistica e culturale rinnovando la tecnica dello stucco, tradizionalmente popolare e povera, in arte ricercata. Il talento sorprendente di un grande scultore fa sbocciare un trionfo di bianco lucente e purissimo lungo le pareti di numerose chiese ed oratori di Palermo dando vita a un tripudio di fatti e figure. Si formò, giovanissimo, nella Roma di Bernini, Serpotta tenendo vivo il ricordo di quella cruciale esperienza nei suoi stucchi, aggiungendovi però le doti della propria personale inclinazione e di una tradizione artistica dai costi più limitati e dai tempi ridotti rispetto alla scultura in marmo. Considerate le proprie limitate possibilità di spesa, confraternite, oratori e chiese di periferia offrirono all'artista l'occasione di dispiegare la propria inesauribile fantasia. Strati sottili di gesso venivano applicati su un’intelaiatura di legno e metallo, prendendo forma sotto il tocco prodigioso e veloce dell’artista. Visse e operò nella sua città natale ricevendo commissioni da parte di congregazioni religiose anche di altre città siciliane.
Una curiosità relativa all’artista Giacomo Serpotta sta nella firma che apportava ai sui rilievi. Egli, infatti, traendo ispirazione dal proprio cognome si firmava usando una piccola lucertola (dal dialetto: “serpuzza“) o una conchiglia (simbolo di S. Giacomo).
Itinerario Serpottiano
La casa dei Crociferi | lungo Via Maqueda
San Camillo de Lellis, attribuito a Giacomo Serpotta
Chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi | lungo Via Maqueda
Nella terza cappella statue in stucco della Vergine, di Maria di Magdala e di San Giovanni.
Oratorio dei Santi Pietro e Paolo | dietro la Cattedrale
Interno decorato con stucchi di figure e rilievi eseguiti da Giacomo Serpotta con l'aiuto di Domenico Castelli. Due medaglioni con la "Consegna delle chiavi a S. Pietro" e "La conversione di S. Paolo" sui pilastri del presbiterio; nella cappella di sinistra le figure di "Ercole in riposo" ed "Ercole che abbatte il leone nemeo"; nella cappella di destra figure femminili della "Verginità" e della "Vittoria"
Chiesa del Gesù | presso l'omonima piazza
Interno decorato con stucchi di Giacomo e soprattutto Procopio Serpotta.
Chiesa del Carmine | Quartiere Albergheria
Interno decorato da scene della vita di Maria, motivi floreali ed altri stucchi eseguiti da Giuseppe e Giacomo Serpotta nel 1683.
Decorazione, Chiesa del Carmine, Palermo |
Alcuni stucchi del presbiterio: Angeli e Padre Eterno attribuiti a Giacomo Serpotta.
Chiesa di Sant'Orsola | lungo Via Maqueda
Nelle ultime due cappelle stucchi eseguiti nel 1696.
Particolare decorazione Sant'Orsola dei Negri, Palermo |
Decorazione scultorea della facciata eseguita su modelli e disegni di Giacomo Serpotta da Giacomo Pennino e Lorenzo Marabiti.
Chiesa di San Francesco d'Assisi | presso l'omonima piazza
In un andito che conduce alla sagrestia, statue in stucco della "Castità" e della "Vittoria". Nella navata principale statue della "Umiltà", "Fede", "Modestia", "Mansuetudine", "Teologia", "Carità", "Verità", "Fortuna", eseguite nel 1723.
Oratorio di San Lorenzo | Piazza S. Francesco d'Assisi
Capolavoro dell'artista che eseguì le decorazioni in stucco che si allineano lungo le pareti, tra il 1699 e il 1706. Esse comprendono una serie di rilievi con storie di San Lorenzo e San Francesco e statue allegoriche: "San Lorenzo distribuisce i beni ai poveri", "San Lorenzo assiste al martirio di Sisto II", "Svestizione di San Lorenzo", "L'ultima preghiera di San Lorenzo", "Martirio di San Lorenzo sulla graticola", "Tentazione di San Lorenzo", "San Francesco veste un ignudo", "Preghiera di San Francesco al Sultano", "Stimmate di San Francesco", "Gloria", "Verità", "Elemosina", "Misericordia", "Carità", "Ospitalità", "Penitenza", "Costanza", "Umiltà", "Fede"; sull'arco del presbiterio il rilievo di "San Francesco che riceve il cordiglio dell'ordine".
Il Martirio di San Lorenzo, Palermo |
Oratorio di San Lorenzo - Stucchi del Serpotta, Palermo |
Oratorio di San Lorenzo - Umiltà, Palermo |
Decorazioni a stucco in alcune cappelle e nella navata maggiore.
Monachino. Chiesa di S. Maria degli Angeli detta La Gancia, Palermo |
Stucchi di Giuseppe, Procopio e Giacomo Serpotta.
Oratorio del Rosario di San Domenico | Via dei Bambinai
Decorato a stucchi nella seconda decade del '700 è un altro dei suoi capolavori; stucchi di figure di bambini, di dame e cavalieri, entro nicchie statue delle virtù: "Carità", "Umiltà", "Pace", "Sapienza", "Giustizia", "Mansuetudine", "Pazienza", "Obbedienza"; nel presbiterio: "La Divina Provvidenza" e "La Divina Grazia".
Oratorio del Rosario di S. Cita | Via Valverde
Interamente decorato da Giacomo Serpotta tra il 1686 e il 1718. Le pareti sono ornate da quadri a rilievo, figure, putti, cartocci, grottesche, foglie e frutti; sul grande rilievo centrale della parete d'ingresso, "La battaglia di Lepanto"; sui fianchi del presbiterio le figure di "Giuditta" e di "Ester", alle pareti i quindici Misteri del Rosario.
La battaglia di Lepanto. Oratorio del SS. Rosario in S. Cita, Palermo |
Ester. Oratorio del SS. Rosario in S. Cita, Palermo |
Particolare della decorazione. Oratorio del SS. Rosario in S. Cita, Palermo |
Il Vinto, Oratorio SS. Rosario in S. Cita, Palermo |
Ornati a stucco delle cappelle eseguiti nel 1692.
Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria | Via Monteleone
Rivestimenti decorativi in stucco di Giacomo, aiuti di Procopio; figure simboliche delle scienze, storie della vita e del martirio di S. Caterina, figure allegoriche femminili.
Chiesa di S. Agostino | Via S. Agostino e Via Maestri d'acqua
Interno decorato da Giacomo e aiuti. Statue di santi, personaggi allegorici, lunette delle cappelle laterali con scene bibliche, della vita di S. Agostino. A sinistra del presbiterio, l'altorilievo con S. Monica, di ispirazione berniniana.
Chiesa di S. Agostino, Palermo |
Chiesa di S. Agostino, Palermo |
Interno decorato da sculture eseguite nel 1729: sulla porta principale bassorilievo in stucco: "Anime purganti, Cristo e un angelo". Sui pilastri statue in stucco di "Giustizia", "Fede", "Speranza" e "Carità".
1 commenti
anche la chiesa S.Francesco Saverio a Montevago (AG) era riccamente ornata da una fastosa decorazione a stucco attribuita al Serpotta o alla sua scuola
RispondiElimina